7 Edifici Milano Più Alti: La Nuova Skyline
Gli edifici Milano stanno ridisegnando l’orizzonte della città con strutture sempre più audaci e innovative. Oggi troviamo a Milano ben 16 strutture più alte del Duomo, e la metà di queste è stata costruita negli ultimi anni. Stiamo assistendo a una vera rivoluzione verticale della metropoli lombarda.
Il simbolo di questa trasformazione è sicuramente:
- Bosco Verticale progettato da Stefano Boeri
- Allianz Tower, con la notevole guglia
In questo articolo, esploreremo i sette edifici più alti di Milano, analizzando le loro caratteristiche architettoniche, la sostenibilità e l’impatto sul panorama urbano.
Torre Unicredit

Nel cuore pulsante del Centro Direzionale milanese, svetta maestosa la Torre UniCredit, divenuta in breve tempo uno dei simboli più riconoscibili della metropoli lombarda. Realizzata nell’ambito del progetto Porta Nuova, questa imponente struttura si erge a ridosso di corso Como e della stazione ferroviaria di Porta Garibaldi, dominando l’elegante piazza Gae Aulenti, rialzata di circa sei metri rispetto al piano stradale.
La Torre UniCredit non è un singolo edificio a Milano, bensì un complesso composto da tre distinte strutture disposte a semicerchio, che circondano armoniosamente piazza Gae Aulenti. Questi palazzi ecosostenibili, realizzati in vetro e acciaio, presentano caratteristiche architettoniche all’avanguardia.
La facciata nord è completamente vetrata, mentre quella a sud si distingue per le linee orizzontali dei frangisole, studiati per garantire un’irradiazione solare ideale e sottolineare la forma fluida degli edifici.
Le tre torri che compongono il complesso sono:
- La Torre principale (Torre A) di 31 piani e 152 metri d’altezza (senza considerare la guglia)
- La Torre B, con 21 piani sviluppati in 100 metri d’altezza
- La Torre C, la più bassa, con 11 piani per un totale di 50 metri
L’intera struttura occupa un’area calpestabile di 56.870 metri quadrati, di cui la Torre principale ne occupa da sola 25.000.
Inoltre, l’attenzione per la sostenibilità ambientale ha portato il progetto a ottenere la prestigiosa certificazione internazionale “LEED Gold” rilasciata dall’US Green Building Council, con una riduzione del consumo energetico calcolata addirittura al 37%.
Con i suoi 231 metri d’altezza strutturale fino alla caratteristica guglia, la Torre UniCredit detiene il primato di edificio più alto d’Italia secondo i criteri dell’altezza strutturale. Se si considera invece la classificazione che include elementi accessori come le antenne, risulta essere il secondo grattacielo più alto d’Italia.
La torre è visibile da ben 10 km di distanza ed è alta quattro volte la Torre di Pisa e due volte il Duomo di Milano. Per raggiungere la sommità dell’edificio, gli ascensori impiegano appena 40 secondi, un dettaglio che evidenzia l’eccellenza tecnologica dell’intera costruzione.
Tuttavia, l’elemento che rende davvero unica e riconoscibile la Torre UniCredit è certamente lo “Spire”, l’iconica guglia alta circa 80,5 metri che completa l’edificio.
Il genio creativo dietro questo capolavoro architettonico è César Pelli, celebre architetto argentino classe 1926, scomparso nel 2019. Il progetto planivolumetrico della zona è stato redatto dal suo studio Pelli Clarke Pelli Architects, già famoso a livello internazionale per aver realizzato le Torri Petronas di Kuala Lumpur in Malesia, che dal 1996 al 2003 detenevano il record di grattacieli più alti del mondo con i loro 452 metri.
La Torre UniCredit rappresenta perfettamente la visione di Pelli, che ha saputo creare un edificio non solo funzionale ma anche esteticamente straordinario, capace di ridefinire lo skyline di Milano e diventare un punto di riferimento per l’architettura contemporanea italiana.
Torre Allianz (Il Dritto)

Soprannominata “Il Dritto”, la Torre Allianz si erge imponente nel quartiere CityLife di Milano, area nata dalla riqualificazione dell’ex Fiera Campionaria. Questo colosso architettonico rappresenta un esempio straordinario di come gli edifici Milano stiano evolvendo verso soluzioni sempre più innovative e sostenibili.
La Torre Allianz colpisce immediatamente per la sua struttura modulare composta da otto elementi di sei piani ciascuno che si ripetono in verticale, ispirata alla celebre “Colonna senza fine” dell’artista rumeno Constantin Brâncuși. Il design dell’edificio evoca l’idea di un grattacielo infinito.
Con un’altezza di 209,2 metri (circa 260 metri inclusa l’antenna), la Torre Allianz detiene il primato di edificio più alto d’Italia per numero di piani. La sua struttura presenta una pianta stretta e allungata di 24×61,5 metri, proporzioni scelte appositamente per enfatizzare la verticalità dell’edificio.
L’elemento più distintivo della torre sono i quattro imponenti puntoni tubolari color oro che si estendono per 60 metri sul fronte e 40 metri sul retro. Questi contrafforti non sono solamente elementi decorativi, ma svolgono un’importante funzione strutturale:
- Dissipano l’energia causata dal vento
- Riduco le oscillazioni dell’edificio
Le facciate coprono una superficie totale di 39.000 metri quadrati, di cui 24.000 sono vetrate.
La Torre Allianz è diventata il quartier generale del Gruppo Allianz in Italia, ospitando 2.800 dipendenti distribuiti su 47 dei suoi 50 piani destinati ad uso direzionale. L’edificio è caratterizzato da piani completamente illuminati da luce naturale che offrono spettacolari viste panoramiche sulla città.
L’interno della torre è organizzato con estrema efficienza: quattordici ascensori, di cui sette “high rise” che servono direttamente i piani alti e sette “low rise” per i piani inferiori, garantiscono la gestione ottimale dei flussi verticali.
Particolare attenzione è stata dedicata ai piani speciali:
- Mensa per 430 persone
- Auditorium avveniristico con 9 configurazioni possibili
- Il 22° piano è dedicato ad aree Agile con sale riunioni riconfigurabili
- Il 47° ospita eventi Allianz
- All’interno si trova il murale più grande del mondo, certificato dal Guinness dei primati, intitolato “Il giro del mondo in 50 piani”
Il prestigioso progetto della Torre Allianz porta la firma dell’architetto giapponese Arata Isozaki e dell’italiano Andrea Maffei. Isozaki, uno dei più importanti architetti giapponesi contemporanei, è stato insignito del Premio Pritzker nel 2019. Il suo stile eclettico e in continua evoluzione ha saputo fondere l’architettura orientale e occidentale, creando progetti innovativi in tutto il mondo.
Andrea Maffei, descrivendo la loro visione, ha dichiarato:
“Con Isozaki abbiamo pensato a un grattacielo senza fine, composto da moduli che potrebbero idealmente continuare fino all’infinito. Si tratta di un omaggio al futurismo milanese, mostrando l’idea di un edificio macchina con i suoi ingranaggi a vista in continuo movimento”.
Questa visione ha dato vita a una struttura tanto funzionale quanto simbolica, che ha conquistato il terzo posto nella classifica dei grattacieli più belli del 2015 secondo Emporis.
Torre Hadid (Lo Storto)

Quando si parla degli edifici Milano che ridisegnano lo skyline urbano, la Torre Hadid si distingue immediatamente per la sua forma sinuosa che sfida le leggi della fisica. Soprannominata “Lo Storto”, questa straordinaria struttura rappresenta il secondo grattacielo del progetto CityLife, parte dell’ambizioso piano di riqualificazione dell’ex area Fiera Milano.
La caratteristica più distintiva della Torre Hadid è la sua inconfondibile torsione strutturale che diventa sempre meno accentuata man mano che si sale verso l’alto, fino a raggiungere la verticalità completa. Questo movimento dinamico è ottenuto attraverso:
- Un sistema di 18 pilastri a inclinazione variabile
- Ogni pilastro cambia la propria angolazione ad ogni piano
- L’effetto è reso possibile attraverso casseri metallici appositamente sviluppati
- Sofisticato sistema di tracciamento topografico.
La torre si eleva per 44 piani raggiungendo un’altezza complessiva di 177 metri, che sale a 192 metri considerando i 15 metri aggiuntivi dell’insegna Generali. Con una pianta a rombo, questa struttura occupa 12.000 metri quadri di facciata a cellule, creando un impatto visivo unico nel panorama urbano.
La facciata esterna è costituita da un involucro a “doppia pelle” che segue perfettamente la geometria dell’edificio in torsione. Ogni elemento della facciata è unico: le cellule di rivestimento sono caratterizzate da una geometria quadrilatera irregolare, con forme diverse che non si ripetono lungo la pianta.
La Torre Hadid ospita la sede milanese di Assicurazioni Generali, con 39 piani destinati ad uffici capaci di accogliere circa 3.200 persone. L’edificio comprende tre categorie di spazi: la torre uffici, il parcheggio interrato per circa 380 posti auto e la galleria commerciale ai piedi della struttura.
Un aspetto fondamentale del progetto è l’attenzione alla sostenibilità ambientale. La torre ha ottenuto la certificazione LEED Platinum, il massimo livello dello standard internazionale per edifici ecosostenibili. Questo risultato è stato raggiunto grazie a impianti ad alta efficienza e a emissioni locali nulle, oltre all’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili tramite impianto fotovoltaico.
La torre è dotata di un sistema BEMS (Building Energy Management System) per il monitoraggio e la gestione degli impianti, ottimizzando ulteriormente le prestazioni energetiche. L’efficienza idrica è garantita da una rete duale e apparecchi sanitari a basso flusso, che consentono un risparmio idrico superiore al 45%.
Per il benessere degli occupanti, oltre il 95% delle postazioni di lavoro gode di visuale verso l’esterno e adeguati livelli di illuminazione naturale.
La torre prende il nome dalla sua creatrice, l’architetta anglo-irachena Zaha Hadid, figura rivoluzionaria nel panorama architettonico mondiale. Vincitrice del Premio Pritzker nel 2004 e del Premio Stirling nel 2010 e 2011, Hadid è riconosciuta come pioniera del decostruttivismo. Il suo linguaggio architettonico, caratterizzato da forme fluide, dinamiche e visionarie, ha ridefinito i canoni estetici contemporanei.
Come ha spiegato la stessa Hadid: “La Torre, posta alla convergenza tra importanti assi urbani, rappresenta il punto focale di prospettive e percorsi di grande interesse. Questi, attraversando il parco si avvolgono tortuosi fino a generare un vortice. Tale immagine dinamica del tessuto urbano circostante è divenuta oggetto delle nostre investigazioni formali e ha ispirato la geometria del progetto”.
Il talento visionario di Hadid ha fruttato alla Torre numerosi riconoscimenti:
- Premio internazionale “Excellence in Concrete Construction Award 2019” dell’American Concrete Institute nella categoria “High-Rise Buildings”
- Nel 2016, la Torre è stata premiata come il secondo grattacielo più bello al mondo ai prestigiosi Emporis Skyscraper Award
La Torre Hadid rappresenta perfettamente la filosofia progettuale dell’architetta: sfidare i limiti della tecnologia costruttiva per creare spazi fluidi che sembrano sfidare la gravità. È stata una delle ultime opere completate sotto la sua supervisione, prima della sua scomparsa nel 2016, lasciando un’impronta indelebile nello skyline milanese e nella storia dell’architettura contemporanea.
Torre Libeskind (Il Curvo)

La silhouette sinuosa e l’elegante curvatura distinguono immediatamente la Torre Libeskind nel panorama degli edifici Milano. Conosciuta anche come Torre PwC o più affettuosamente come “Il Curvo”, questa struttura completa il trio di grattacieli che caratterizza il progetto CityLife, nato dalla riqualificazione dell’ex Fiera Campionaria di Milano.
La Torre Libeskind non è solo un edificio, ma un’opera d’arte architettonica concepita come parte di una sfera ideale che abbraccia simbolicamente Piazza Tre Torri. L’architetto Daniel Libeskind ha trovato ispirazione in due elementi emblematici dell’identità milanese:
- La Pietà Rondanini di Michelangelo
- Il progetto di Leonardo da Vinci per la cupola del Duomo
Questa visione si manifesta attraverso un movimento concavo che si sviluppa verticalmente, creando quella particolare forma curva che ha dato il soprannome all’edificio.
L’elemento più distintivo della torre è certamente la sua “corona”: una struttura d’acciaio e vetro posta sulla sommità dell’edificio, alta 40 metri. Questa cupola vetrata, la cui struttura principale in acciaio pesa 470.000 chili, completa la curvatura della torre e rappresenta una sfida ingegneristica notevole. Inoltre, dal punto di vista funzionale, nasconde i volumi delle torri evaporative, gli ingombri degli extracorsa degli ascensori e il sistema di accesso e manutenzione della facciata.
La Torre, con i suoi 175,5 metri di altezza, 34 livelli complessivi e 33.500 mq di superficie, è stata progettata per ospitare gli uffici della rete internazionale PricewaterhouseCoopers, accogliendo circa 3.000 professionisti.
Un dettaglio curioso: se dal piano terra si vuole raggiungere l’ultimo piano in ascensore, si impiegherebbero meno di 29 secondi, arrivando a una velocità di circa 6 metri al secondo. La torre è direttamente connessa, tramite una lobby su due livelli, alla galleria commerciale e con percorsi coperti alla fermata Tre Torri della linea M5.
Daniel Libeskind è un architetto e teorico polacco naturalizzato statunitense, noto per il suo approccio simbolico e visionario. Tra i massimi esponenti dell’architettura decostruttivista, ha firmato progetti iconici come il Museo Ebraico di Berlino e il masterplan del World Trade Center di New York.
“Un edificio leggermente inclinato in avanti che si ispira alle linee della Pietà Rondanini, un inarcamento dei corpi che ricorda un senso di protezione e fa entrare il grattacielo in dialogo con le altre due torri… una torre piegata come fosse un inchino a baciare il grattacielo vicino, quello di Zaha Hadid”, così ha descritto Libeskind la sua creazione.
La sua visione per la Torre PwC rappresenta un equilibrio tra innovazione e sostenibilità. Il grattacielo ha ottenuto la pre-certificazione Leed (Leadership in Energy and Environmental Design) con rating Gold.
Lo stile inconfondibile di Libeskind ha contribuito a trasformare il quartiere CityLife in un simbolo del futuro urbano milanese, dove arte, design e architettura si fondono armonicamente nel nuovo skyline di Milano.
Bosco Verticale

Tra gli edifici Milano che reinventano il concetto stesso di architettura, il Bosco Verticale emerge come una vera e propria foresta urbana che respira nel cuore della città. A differenza dei tradizionali grattacieli di vetro e acciaio, queste torri ospitano la vita in ogni sua forma, diventando un simbolo rivoluzionario di coesistenza tra natura e metropoli.
Nel quartiere Porta Nuova-Isola, area di profonda riqualificazione urbana, si erge il primo Bosco Verticale del mondo, un prototipo unico di habitat urbano e naturale ad alta densità. Il complesso è composto da due torri residenziali di altezze diverse e comprende:
- La più alta raggiunge i 112 metri mentre
- La seconda si ferma a 80 metri
- 480 alberi di grande e media altezza
- 250 alberi di piccole dimensioni
- 11.000 piante perenni e tappezzanti
- 5.000 arbusti
Questa vegetazione equivale a circa 10.000 mq di bosco condensati in spazi verticali.
Le facciate delle torri rappresentano uno schermo vegetale mutevole che cambia colore e aspetto con l’alternarsi delle stagioni. Ogni balcone, sporgente tre metri dalla facciata, è progettato specificamente per ospitare le grandi vasche esterne che permettono agli alberi di crescere liberamente.
Il sistema vegetale del Bosco Verticale crea un microclima speciale che produce umidità, assorbe CO2 e polveri sottili, genera ossigeno e protegge dall’inquinamento acustico.
Con circa 100 specie diverse di piante, queste torri formano un ambiente verticale che attira uccelli e insetti, diventando un sensore urbano della ricolonizzazione vegetale e animale spontanea della città. Questo ecosistema vibrante contribuisce a:
- Ridurre l’effetto isola di calore tipico delle aree urbane
- Abbassare la temperatura degli appartamenti di 2-3°C senza necessità di raffreddamento artificiale
- Abbattere la temperatura delle superfici fino a 30°C
Il Bosco Verticale è stato progettato da Boeri Studio, guidato dall’architetto Stefano Boeri insieme a Gianandrea Barreca e Giovanni La Varra.
A testimonianza del suo valore architettonico, il Bosco Verticale ha ricevuto numerosi riconoscimenti prestigiosi:
- 2014 ha vinto l’International Highrise Award, scelto come “esempio eccellente di rivitalizzazione di un centro urbano”
- 2015 è stato riconosciuto dal Council on Tall Buildings and Urban Habitat come “grattacielo più bello e innovativo del mondo”
Torre Gioia 22

Nel panorama urbano milanese, la Torre Gioia 22 si distingue come un capolavoro di vetro e innovazione che cattura lo sguardo con la sua forma tagliente. Soprannominata “scheggia di vetro”, questa straordinaria costruzione rappresenta un punto di riferimento nel progetto di rigenerazione urbana di Porta Nuova.
Con i suoi 121 metri d’altezza e 30 piani (di cui quattro interrati), Torre Gioia 22 presenta una forma unica che nasce dalla confluenza di due tessuti urbani. La sua originale struttura non è solo una scelta estetica, ma risponde all’esigenza di ottimizzare luce ed energia solare. La facciata, completamente riflettente con vetrate a triplo strato, crea un affascinante gioco di riflessi che fonde l’edificio con il cielo e la città circostante.
Questo grattacielo è il più grande edificio italiano certificato Nearly Zero Energy Building, già allineato agli obiettivi di decarbonizzazione EU al 2050. La sua architettura innovativa ha ottenuto la certificazione LEED Platinum, conquistando il più alto punteggio per edifici direzionali in Europa nel 2021.
L’eccellenza sostenibile di Gioia 22 si manifesta attraverso tecnologie all’avanguardia:
- L’edificio supera del 15% gli standard energetici fissati dalle normative milanesi
- 6.000 mq di pannelli fotovoltaici
- 65% del fabbisogno energetico per riscaldamento e raffrescamento
- Fabbisogno energetico ridotto del 75% rispetto ai più recenti edifici direzionali milanesi
- Diminuzione delle emissioni di CO2 di 2.260 tonnellate rispetto ai più recenti edifici direzionali milanesi
Sul lato sud-ovest, tre livelli di frangisole proteggono gli occupanti dall’abbagliamento e riducono il carico termico.
La torre, completata nel 2022, è stata progettata dall’architetto Gregg Jones dello studio Pelli Clarke & Partners di New York. Jones ha creato un edificio che funge da “gateway” pubblico al Biblioteca degli Alberi Park, il terzo parco più grande di Milano.
Oggi, la torre ospita la sede di Intesa Sanpaolo con circa 2.200 persone.
Torre Unipol

Nell’affascinante skyline degli edifici Milano, la Torre Unipol rappresenta l’opera finale che completa il progetto Porta Nuova. Progettata come un “nido verticale“, questa struttura si distingue per la sua inconfondibile silhouette ellittica.
Alta 125 metri, la Torre Unipol:
- Si sviluppa su 23 piani fuori terra e 3 interrati
- Superficie complessiva di 33.000 m²
- La struttura a X ricorda un nido, realizzato principalmente in vetro e acciaio
- La torre sorge in Via Melchiorre Gioia 22, dove un tempo doveva nascere l’Hotel Gilli
L’edificio culmina con una straordinaria serra-giardino panoramica destinata a eventi pubblici e culturali. L’elemento più sorprendente è l’atrio alto 75 metri che funge da “spazio di moderazione climatica”. La doppia intercapedine lungo le pareti esterne mitiga il caldo estivo e isola dal freddo invernale. Inoltre, i giardini d’inverno sulle terrazze regolano naturalmente la temperatura interna, riducendo l’uso di impianti artificiali. Grazie a queste soluzioni e ai pannelli solari integrati, l’edificio punta alla certificazione LEED Platinum.
La firma di questo capolavoro è di Mario Cucinella Architects (MCA). Nato a Palermo nel 1960 e laureato all’Università di Genova nel 1986, Cucinella ha fondato il suo studio nel 1992 a Parigi. Lo studio ha ricevuto il prestigioso Premio Compasso d’Oro ADI per il progetto “Museo d’Arte Fondazione Luigi Rovati“.
Torri di Milano a confronto
| Nome Edificio | Altezza Totale | Numero di Piani | Architetto/Studio | Caratteristiche Distintive | Certificazione Sostenibilità |
| Torre Allianz (Il Dritto) | 209,2m (260m con antenna) | 50 | Arata Isozaki & Andrea Maffei | Struttura modulare con puntoni tubolari color oro | LEED Gold |
| Torre Unicredit | 231m (con guglia) | 31 | César Pelli | Guglia iconica “Spire” di 80,5m | LEED Gold |
| Torre Hadid (Lo Storto) | 177m (192m con insegna) | 44 | Zaha Hadid | Torsione strutturale progressiva | LEED Platinum |
| Torre Libeskind (Il Curvo) | 175,5m | 34 | Daniel Libeskind | Corona in acciaio e vetro di 40m | LEED Gold |
| Torre Unipol | 125m | 23 | Mario Cucinella Architects | Serra-giardino panoramica e atrio di 75m | LEED Platinum (in corso) |
| Torre Gioia 22 | 121m | 30 | Pelli Clarke & Partners | Facciata riflettente a triplo strato | LEED Platinum |
| Bosco Verticale | 112m e 80m | 26 e 18 | Stefano Boeri Architetti | 480 alberi e 11.000 piante perenni | LEED Gold |
Edifici Milano
Camminando per le strade di Milano oggi, alziamo lo sguardo verso un orizzonte completamente ridisegnato. Questi sette magnifici grattacieli raccontano, attraverso le loro forme ardite e innovative, la storia di una città in continua evoluzione.
Durante l’ultimo decennio, Milano ha vissuto una vera e propria rinascita verticale, trasformandosi da città prevalentemente orizzontale a metropoli che guarda al cielo.
Ogni torre porta con sé non solo l’impronta unica del suo architetto, ma anche una visione del futuro. Infatti, la sostenibilità emerge come filo conduttore che unisce questi capolavori architettonici.
Lo skyline milanese sarà quindi il risultato di una visione coraggiosa che combina innovazione tecnologica, sostenibilità ambientale e bellezza estetica. Certamente, questi sette giganti urbani non saranno gli ultimi a raggiungere il cielo di Milano. Nuovi progetti sono già in fase di sviluppo, pronti a spingere ulteriormente i confini dell’architettura contemporanea.
Milano sta vivendo una rivoluzione verticale senza precedenti, con 16 strutture che superano l’altezza del Duomo e sette grattacieli iconici che ridefiniscono completamente lo skyline urbano. Cosa ricordare:
- La sostenibilità guida l’architettura moderna: Tutti i grattacieli integrano tecnologie green avanzate, dal Bosco Verticale con 480 alberi alla Torre Gioia 22 Nearly Zero Energy Building
- Ogni torre racconta una storia unica: “Il Dritto” modulare, “Lo Storto” in torsione, “Il Curvo” che si inchina – ogni edificio porta la firma distintiva di archistar internazionali
- Milano attrae i migliori talenti mondiali: César Pelli, Zaha Hadid, Daniel Libeskind e Stefano Boeri hanno trasformato la città in un laboratorio di architettura contemporanea
- L’innovazione tecnologica è protagonista: Dalle facciate intelligenti ai sistemi di raffreddamento geotermico, questi edifici anticipano gli standard del futuro urbano
- La natura si integra perfettamente con l’urbanistica: Il Bosco Verticale dimostra come 10.000 mq di foresta possano coesistere con l’architettura moderna, creando biodiversità urbana
Questi sette giganti rappresentano molto più di semplici edifici: sono la testimonianza di una Milano che guarda al futuro senza dimenticare le proprie radici, dove tecnologia, sostenibilità e bellezza si fondono in un’unica visione architettonica rivoluzionaria.
- Quali sono i nuovi grattacieli in costruzione a Milano? Entro il 2025 saranno completati i “Portali”, due grattacieli affiancati in via Melchiorre Gioia progettati da ACPV Architects. Nel 2026 sarà invece pronta CityWave a CityLife, la “torre sdraiata” dello studio danese BIG
- Qual è l’edificio residenziale più alto di Milano? La Torre Solaria a Porta Nuova detiene il primato di edificio residenziale più alto d’Italia con i suoi 143 metri. Si trova all’incrocio tra via Melchiorre Gioia e viale della Liberazione, affiancata dalle Torri Aria e Solea
- Quali sono le caratteristiche principali della Torre Allianz? La Torre Allianz, soprannominata “Il Dritto”, raggiunge i 209,2 metri (260 con l’antenna) ed è caratterizzata da una struttura modulare con puntoni tubolari color oro. Con i suoi 50 piani, è l’edificio più alto d’Italia per numero di piani
- Cosa rende unico il Bosco Verticale? Le due torri ospitano 480 alberi di grandi dimensioni, 11.000 piante perenni e 5.000 arbusti. Questo “giardino verticale” equivale a circa 10.000 mq di bosco in città
- Quali innovazioni sostenibili presenta la Torre Gioia 22? La Torre Gioia 22, alta 121 metri, è il più grande edificio italiano certificato Nearly Zero Energy Building e ha ottenuto la certificazione LEED Platinum con il punteggio più alto in Europa per edifici direzionali nel 2021
