Zaha Hadid: La Storia Segreta Dietro i Suoi Progetti Più Iconici
Zaha Hadid è stata la prima donna a ricevere il prestigioso Pritzker Architecture Prize nel 2004. Considerata tra gli architetti più importanti della nostra era, il suo genio creativo continua a influenzare il panorama architettonico mondiale anni dopo la sua scomparsa.
Tra i più importanti riconoscimenti:
- Ha ricevuto il premio Stirling, il più prestigioso riconoscimento architettonico del Regno Unito, per due anni consecutivi (2010 e 2011)
- È stata anche nominata Dame da Elisabetta II nel 2012 per i suoi contributi all’architettura
- Forbes l’ha riconosciuta come una delle “Donne più potenti del mondo” nel 2013.
In questo articolo, esploreremo il percorso straordinario di Zaha Hadid, dall’infanzia a Baghdad fino ai suoi progetti più iconici come il MAXXI di Roma e il Rosenthal Contemporary Arts Centre di Cincinnati. Analizzeremo le idee innovative, i materiali all’avanguardia e le tecnologie rivoluzionarie che hanno reso le sue opere immediatamente riconoscibili e profondamente influenti nel mondo dell’architettura contemporanea.
Le radici di un genio: infanzia e formazione
Nata a Baghdad il 31 ottobre 1950, Zaha vive la sua infanzia in un periodo di intenso cambiamento politico e culturale in Iraq. Durante questi anni, Baghdad diventa un centro di idee moderne e progresso, dove “l’affiliazione religiosa contava poco e le ragazze erano incoraggiate a diventare professioniste.
Il percorso educativo di Hadid è tanto insolito quanto brillante. Inizia con gli studi di matematica all’Università Americana di Beirut tra il 1968 e il 1971, dopo aver frequentato scuole in Svizzera e Inghilterra. La matematica non era semplicemente una materia di studio per lei, ma un modo di pensare e creare.
Nel 1972, Hadid si trasferisce a Londra per studiare alla prestigiosa Architectural Association School of Architecture, un centro di design sperimentale. Qui incontra due figure che avrebbero avuto un’influenza determinante sulla sua carriera: Rem Koolhaas ed Elia Zenghelis.
Durante gli anni formativi alla AA, Hadid sviluppa un interesse profondo per le arti dell’avanguardia russa e comincia ad utilizzare tecniche pittoriche come metodo di progettazione architettonica.
Dopo la laurea nel 1977, Hadid si unisce all’Office of Metropolitan Architecture (OMA) a Londra, prima di avviare, nel 1979, il proprio studio: Zaha Hadid Architects.
I progetti iconici che hanno cambiato l’architettura
L’inizio del XXI secolo segna per Zaha Hadid il periodo della consacrazione internazionale:
- Il Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo (MAXXI) di Roma, completato nel 2009, ha valso a Hadid il prestigioso Premio Stirling nel 2010.
- Inaugurata nel 2010, l’Opera House di Guangzhou incarna l’idea di “due pietre levigate dal fiume Pearl”
- La stazione ferroviaria di Afragola, completata nel 2017 a Napoli, rappresenta un ponte architettonico che unisce le comunità separate dai binari ferroviari.
- Il Centro culturale Heydar Aliyev di Baku (Azerbaijan) completato nel 2012, rappresenta la fusione perfetta tra architettura e paesaggio
- Progettato per le Olimpiadi di Londra 2012, l’Aquatics Centre rappresenta un omaggio all’elemento acquatico attraverso un tetto ondulato che si estende come un’onda sopra le piscine
Il percorso creativo di Zaha Hadid si distingue non solo per i risultati visibili nelle sue opere architettoniche, ma anche per le innovative metodologie e tecniche. La sua visione rivoluzionaria si è concretizzata attraverso un processo creativo unico e l’adozione di tecnologie all’avanguardia.
Nelle sue creazioni, Hadid ha spinto oltre i confini dei materiali tradizionali. Il Corian®, ad esempio, è stato ampiamente utilizzato per la sua straordinaria capacità di modellare forme sia bidimensionali che tridimensionali.
Eredità e impatto culturale
La scomparsa improvvisa di Zaha Hadid ha lasciato un vuoto incolmabile nel panorama architettonico mondiale.
Il 31 marzo 2016, Hadid è morta a 65 anni in seguito a un attacco cardiaco mentre era ricoverata in un ospedale di Miami per una bronchite.
Al momento della sua morte, lo studio di Hadid stava sviluppando 36 progetti in 21 paesi. Il Terminal Marittimo di Salerno, inaugurato il 25 aprile 2016, è stato il suo primo progetto postumo.
Istituita da Hadid stessa nel 2013, la Zaha Hadid Foundation è un’organizzazione benefica indipendente dedicata al suo lascito. La missione della fondazione è preservare, diffondere e attivare l’archivio di Hadid attraverso programmi pubblici, sostegno all’istruzione e partnership globali.
Zaha Hadid
Scopri i segreti dietro il genio architettonico di Zaha Hadid, dalla sua formazione a Baghdad fino ai progetti che hanno rivoluzionato l’architettura mondiale.
- Radici multiculturali decisive: L’infanzia a Baghdad e gli studi in matematica hanno formato la base del suo linguaggio architettonico fluido e innovativo
- Pioniera della progettazione parametrica: Ha utilizzato tecnologie digitali avanzate quando altri architetti disegnavano ancora a mano, rivoluzionando il processo creativo
- Prima donna Pritzker Prize: Nel 2004 ha infranto le barriere di genere diventando la prima donna a vincere il più prestigioso premio di architettura
- Opere iconiche senza tempo: Progetti come il MAXXI di Roma e il Centro Heydar Aliyev sfidano la gravità trasformando l’architettura in arte fluida
- Eredità vivente: Il suo studio continua a realizzare progetti postumi mantenendo vivo il “DNA di Zaha” attraverso 36 progetti in 21 paesi
La visione rivoluzionaria di Hadid ha trasformato l’architettura da disciplina costruttiva a forma d’arte dinamica, dimostrando che i limiti esistono solo nella nostra immaginazione.
- Quali sono alcune delle opere più iconiche di Zaha Hadid? Tra i progetti più famosi di Zaha Hadid ci sono il MAXXI di Roma, la Guangzhou Opera House in Cina, il Centro Heydar Aliyev in Azerbaijan, il London Aquatics Centre e la stazione di Afragola a Napoli.
- Come ha influenzato l’infanzia di Zaha Hadid il suo approccio all’architettura? L’infanzia di Hadid a Baghdad, le visite alle antiche città sumere e l’esposizione all’architettura modernista fiorente in Iraq negli anni ’50 e ’60 hanno formato le basi del suo approccio innovativo, caratterizzato da forme fluide e complesse ispirate al paesaggio e alla cultura del Medio Oriente.
- Quale ruolo ha avuto la tecnologia nel processo creativo di Zaha Hadid? Hadid è stata una pioniera nell’uso della modellazione parametrica e della progettazione computazionale in architettura. Ha adottato strumenti di design digitale avanzati come Grasshopper e Rhino per tradurre le sue visioni fluide in realtà costruibili, permettendole di creare strutture che sfidano la gravità e le convenzioni architettoniche tradizionali.
- Come continua a vivere l’eredità di Zaha Hadid dopo la sua scomparsa? L’eredità di Hadid continua attraverso lo studio Zaha Hadid Architects, che porta avanti numerosi progetti postumi, e la Zaha Hadid Foundation, che preserva e diffonde il suo archivio creativo.
- Quali riconoscimenti ha ricevuto Zaha Hadid durante la sua carriera? Zaha Hadid ha ricevuto numerosi riconoscimenti prestigiosi, tra cui il Pritzker Architecture Prize nel 2004, il Premio Stirling per due anni consecutivi (2010 e 2011), il titolo di Dame conferito dalla Regina Elisabetta II nel 2012. È stata anche riconosciuta da Forbes come una delle “Donne più potenti del mondo” nel 2013.
